giovedì 18 ottobre 2007

RIPOSO PER LE NAZIONALI

Grazie agli impegni per le qualificazioni europee e sudamericane (addirittura per i mondiali del 2010... che anticipo!!) settimana di lavoro per i fantallenatori, che possono riordinare le idee e far svolgere ai propri giocatori fantallenamenti specifici per il prossimo tour de force che vedrà il secondo dei turni infrasettimanali in calendario l'ultimo giorno di ottobre.

Tiene già banco, tra i giocatori, il fastidioso mese di dicembre, quando per cause ignote non verranno assegnati i risultati di un paio di giornate di campionato causa il semi-sciopero indetto da alcuni giocatori, che hanno deciso di rendere planetaria la loro protesta ed indignazione ed hanno deciso di fermarsi in Giappone dall'8 al 16 dicembre p.v. I fantallenatori protestano: "Indignazione a cosa poi? Se decido di mandarti in panchina ci vai, altrimenti niente merendina" le parole di un confuso Orifici...

Pensando all'immediato futuro, invece, grande attesa per la prossima giornata di campionato, che vivrà principalmente sulla sfida al vertice tra Cichumamò e Su cunnu e... Di sicuro interesse anche la trasferta dei campioni in carica della CTeam contro la Koinè (sono noti i dissapori tra i due tecnici, accusatisi reciprocamente in passato di scarsa sportività, n.d.r.), quella tra i Facinorosi, attuali capolisti, e Torino Granata in crisi di risultati ed infine quella che vede contrapposti le squadre di Brundu e Matata, per una gara importante per rimanere attaccati al vertice della classifica. Equilibrata anche la sfida tra Dinamo Miseria ed AC Grayskull, con i primi che non devono perdere l'ultimo treno per restare in corsa al campionato, mentre si annunciano senza storie le partite altre partite (anche se la squadra del Dask ha già avuto un incredibile stop domenica scorso da Birra Messina, riuscirà nell'impresa anche la squadra di Orifici?).


PRINCIPALI NOTIZIE DELLA SETTIMANA

Vastanec, Pratali reintegrato in squadra

Pace fatta tra la Vastanec e Francesco Pratali, il difensore che fin dall'inizio del ritiro estivo si stava allenando da solo e che non ha mai giocato in questo inizio di campionato. La Vastanec, con un comunicato, ha reso noto che "dopo alcuni incontri, sono state superate tutte le incomprensioni tra la societa' e il calciatore". Pratali torna cosi' a disposizione del tecnico Lode


QUAGLIARELLA NON QUAGLIA E I MOGGI MOGGI LO SCARICANO

Clamorosa presa di posizione del presidente dei Moggi Moggi Maurovich che mette sul mercato Fabio Quagliarella reo di cazzeggiare oltre i limiti durante questo inizio di campionato.

Pluck: "Allora presidente a cosa è dovuta questa scelta?"
Maurovich: "Mi sono rotto i maroni di vedere un giocatore come Quagliarella pagato ben 86 milioni di euro che durante la domenica cazzeggia in mezzo al campo anzichè metterla dentro è ora di farla finita. Ribadisco Quagliarella è sul mercato in cambio chiedo due modesti attaccanti titolari"
I ben informati ci dicono che il divorzio è per lo più dovuto ai dissapori tra Fabio e Leandro Martinez prossimo pallone d'oro e punta di diamante dei Moggi Moggi, che non sopportava di perdere continuamente alla playstation


Dask: "Ibrahimovic escluso? Una cosa assurda"

L'allenatore di Still29 commenta cosi' l'esclusione di Ibrahimovic dalla lista dei finalisti per il Fifa World Player: "E' una cosa assurda che sia stato escluso - ha detto Dask - Chi lo ha fatto non vede il calcio. E' impensabile che un talento mostruoso come quello di Ibrahimovic sia tenuto fuori. Questo e' il male del calcio"


Vpa Fc , Cocchetti al posto di Cocchieri

San Nicola - Adalgiso Cocchieri non e' piu' l'allenatore della Vpa Fc. Al posto del 41enne ex attaccante del Satellite e della nazionale sarda, il club meticcio ha chiamato Onofrio Lopez Cocchetti ex della Reale Othieresa. Cocchieri era giunto a Vpa in aprile, ma non era riuscito a impedire la retrocessione in serie B della squadra, che attualmente occupa la 16/a posizione del campionato. All'origine dell'esonero la seconda mancata convocazione di Julio Cruz messo addirittura in vendita. Il nuovo tecnico ha deciso per una rivoluzione negli schemi puntando a Juan (2° capocannoniere della squadra) come punta centrale e Foggia in porta al posto di Fontana dato che Foggia ancora non ha subito reti


Pato scopre Palazzolo
Procede bene l'operazione ambientamento del giovane brasiliano sbarcato in Sicilia 36 giorni fa. Non soffre di nostalgia e incanta tutti in campo, meno con l'italiano. In attesa del 13 gennaio, quando finalmente potrà esordire

Il campioncino è sbarcato in Italia il 4 settembre. Sono passati appena 36 giorni, ma sembra una vita. Alexandre Pato non ha avuto problemi di ambientamento perché la missione che si è scelto (diventare il numero uno) non prevede ostacoli, solo tappe. La prima durerà ancora tre mesi, fino a quel 13 gennaio in cui potrà esordire con la maglia della Koinè contro il Recreativo Vulva. Per adesso ha entusiasmato Gluck ed i compagni in allenamento e ha incantato tutti per la serenità con la quale ha iniziato la sua seconda vita.
CASA - Pato abita in via Colleorbo, accanto a quasi tutti gli altri brasiliani della Koinè. Un bell’appartamento già arredato, in cui troneggia un computer con una webcam: è il modo scelto dal Campioncino per dialogare con il Brasile. I posti letto non mancano, ma uno solo è occupato con continuità: da un cugino che gli fa da autista. Il padre Geraldo, invece, alterna periodi in Italia e periodi in Brasile. Pato non soffre di saudade e sta benissimo anche se la famiglia è lontana.
RISTORANTI - A pranzo Pato mangia di solito a Koinello e chiude sempre con il gelato. Per la cena ha due opzioni: può essere ospitato dai colleghi brasiliani (è così vicino da non doversi nemmeno infilare le scarpe...) oppure scegliere uno dei ristoranti preferiti: Sandrino vicino alla stazione Centrale, il Maracanau (brasiliano) e il Novemila nella zona di via Madonna delle Grazie, la Mangiatoia (dove Ronaldo ha festeggiato il 31° compleanno a fine settembre) in via Maniscalchi. Adora la pasta, cucinata in ogni modo.
AMICI - La tribù brasiliana coccola il Campioncino per farlo sentire a casa. Il feeling maggiore, per ovvie questioni di età, si è creato con Digao, il fratellino di Kakà che ha 21 anni, e con... Danilo, il primo figlio di Cafu che ne ha 19. Tra l’altro, i due si somigliano vagamente.
LEZIONI DI SICILIANO - Gli unici problemi di Pato sono con la lingua siciliana. Il ragazzino capisce quasi tutto, ma fatica ad esprimersi. Questa è l’unica colpa della tribù brasiliana: tutti gli parlano in portoghese e così i progressi linguistici non arrivano. Pato, comunque, sta studiando: quattro lezioni alla settimana con un insegnante a Koinello. L’obiettivo è fare a meno dell’interprete nella conferenza stampa di presentazione in programma a gennaio.
AUTISTA - Il sicilaino non è la sola cosa che Pato studierà nei prossimi mesi: dovrà occuparsi anche del codice stradale, visto che essendo maggiorenne da 38 giorni non ha ancora la patente. L’esame di guida è programmato per il 2008. Per il momento la Koinè gli ha messo a disposizione un carretto che il cugino-autista guida dappertutto e in particolare nei 45 metri che separano Koinello dall’appartamento.
A KOINELLO - Nel centro sportivo arancione Pato ha una camera singola e pranza in un tavolo da otto rigorosamente brazileiro. Posizione di prestigio, invece, nello spogliatoio: l’armadietto del campioncino è tra quelli di Ferrari e di Tedesco, che si cambia vicino anche a Vignaroli. A Koinello Pato si fa tagliare i capelli dal barbiere che sistema l’acconciatura di altri arancioni. L’APPARECCHIO - Il sorriso di Pato è work in progress: l’apparecchio per raddrizzare i denti sporgenti è ancora in bocca e ci resterà a lungo. Nelle prossime settimane sarà organizzata una visita con un odontoiatra siciliano, Ticavoirenti, che lavorerà in collaborazione con il dentista brasiliano che segue Pato da anni.
FIDANZATE - Per adesso il giovane attaccante non conosce Palazzolo e si muove al seguito di alcuni compagni che lo portano alle feste o nei locali alla moda di via Dietro Matrice. Non si parla di fidanzate ufficiali e radio-spogliatoio giura che questa sia una delle differenze tra lui e Kakà: Ricky si è legato molto giovane a Caroline che adesso è sua moglie, Pato non sembra cercare un legame stabile. Preferisce godersi i suoi 18 anni: a Palazzolo ci riuscirà senza problemi.
IN CAMPO - A sentir parlare i compagni (e non solo loro), viene naturale arrabbiarsi con la Koinè che non permette la visione degli allenamenti: pare che Pato sia fortissimo. Un senatore, che non si era sbilanciato nemmeno per Kakà, ha addirittura affermato che “Pato è il più forte campione arrivato alla Koinè negli ultimi dieci anni”. Secondo Tispacculossa, il preparatore atletico, “Pato è un atleta completissimo: è strepitoso nella velocità, nella rapidità e nella forza esplosiva. Ha un potenziale incredibile”. Doni sottolinea invece le doti caratteriali: “Ha la testa "giusta": non si nota affatto la differenza d’età con noi”. Il pensiero più importante, però, è quello di Vignaroli, da sempre idolo di Pato: “Purtroppo in quest’ultimo periodo mi capita spesso di dover osservare i miei compagni in allenamento e ho seguito con attenzione Pato perché era quello che conoscevo meno. Sono impressionato. In lui ho notato subito qualità tecnica, rapidità e forza. Pato ha la cultura del lavoro: si vede dalla costante applicazione a Koinello anche negli esercizi meno divertenti o nei test di KoiLab”. Parola di Fenomeno.


Ronaldo è pronto. Quasi

Giornata tipo di Ronaldo:

dopo essersi alzato alle 09.30 Ronaldo si appresta a fare colazione. Un bidone di latte con i plasmon e fette biscottate con tutti i gusti possibili di marmellate.

Alle ore 10.30 suona la campanella e il ns. eroico amico difende con la forza la ciambella zuccherosa d'assalto di Cassano, che in incognito rapina le pasticcerie di Saronno.

Finalmente il pranzo.... un buon maialetto condito con fazolada e contorno di carote, tante e lunghe per non tradire il suo soprannome di coniglio mannaro.

Alle 15.30 è il primo a correre al campo di allenamento, si distribuisce pane e nutella, quella che fa diventare campioni del mondo. Dopo ben 5 minuti di cyclette Ronaldo torna a casa, lo attende la serata al pichanas con l'amicone Adriano.

"avevo capito male! pensavo che "Ronaldo, e' pronto!" fosse la chiamata a tavola della cuoca..." la riflessione di Orifici


SCOPPIA IL CASO CATANIAPOLI
Una nuova bufera inizia a minacciare il mondo del fantacalcio italiano ma le nubi si erano cominciate ad addensare già da mesi. La Procura di Melpignano, già titolare di un'inchiesta che nel 2006 ha portato al coinvolgimento tra gli altri dei presidenti della Koinè e dei Facinorosi (inchiesta che voleva portare all'assegnazione del titolo ai Moggi Moggi da parte del magistrato Cunovich, ultrà della stessa squadra, n.d.r.), sulla base di alcune dichiarazione rese da testimoni e indagati ha aperto un fascicolo in cui compaiono i nomi di Roberto Catania e Luca Riccio. Il reato configurato è quello di frode sportiva. L'accusa si riferisce ad un episodio avvenuto al termine dell' ultima partita di campionato CTeam-AC Grayskull: i due dirigenti avrebbero chiuso a chiave nello spogliatoio Adrian Mutu, e lo avrebbero minacciato. La circostanza è emersa proprio dalle intercettazioni telefoniche tra Riccio e Catania in cui emerge come tra i due presidenti ci fosse un accordo secondo il quale Mutu non doveva essere schierato in campo. Non sono ben chiari i motivi che avrebbero spinto Catania a non schierare Mutu, la procura sospetta si tratti di un ricambio di favore "personale" che Riccio avrebbe elargito a Catania, sospetti avallati dall'interecettazione telefonica tra il transessuale Patrizia (gia nota alla procura per il caso Lapo) e i due dirigenti. Il capo di imputazione è associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva.

Subito il legale della CTeam ha indetto una conferenza stampa nella quale è deciso a riportare le parole del tecnico e ad ufficializzare la posizione della società. "Mutu non è stato schierato per motivi tecnici. Il ragazzo accusava un forte affaticamento dopo la maratona di coppa ed una leggera febbre ha impedito al tecnico Catania di seguire personalmente l'allenamento di venerdì, optando quindi per una determinata formazione basandosi solo sulle sedute da lui stesso visionate. L'attaccante, dopo una riunione tra tecnico, giocatore e società, non è stato convocato e ne ha approfittato per raggiungere la sua famiglia in Romania già nella giornata di sabato, di modo da avere qualche giorno di relax prima dell'impegno con la sua nazionale. Ecco perchè non era presente nemmeno in tribuna."

Più decisa la risposta della società: "Noi non mettiamo mai becco nelle decisioni del nostro allenatore. Se ha deciso di tener Mutu a riposo avrà avuto i suoi buoni motivi e, a quanto pare, il campo gli ha dato ragione. Queste sono le uniche motivazioni che potrebbero portarci ad una discussione, situazione della quale non sareste comunque mai messi a conoscenza in quanto siamo dell'idea che i panni sporchi vadano lavati in casa! Che indaghino pure ed avranno la nostra piena e totale collaborazione: non abbiamo niente da nascondere e chi ci accusa, forse farebbe meglio a cercare altrove i motivi della sua frustrazione!"

2 commenti:

marco ha detto...

caz

gdasco ha detto...

Vorrei smentire le mie dichiarazioni su Ibrahimovic.... quelle dichiarazioni erano riferite a Figueroa. Grazie.